domenica 30 giugno 2013

La questione della protagonista femminile

Con l'introduzione di Ai Haibara, viene abbastanza naturale chiedersi chi sia effettivamente la coprotagonista della storia, se lei o Ran. Ai conosce il segreto della doppia identità di Conan, è sua compagna nelle indagini (anche se è comunque lui a risolvere i casi), sa cosa vuol dire essere adulti in un corpo da bambino e condivide con lui diverse cose. Inoltre, è probabilmente l'unica che può trovare l'antidoto per far tornare Shinichi al suo stato originale... insomma, il suo peso nella trama è notevole.
Per parte mia, non contesto chi la considera la coprotagonista, né tanto meno penso che ciò sia un errore. Semplicemente, ritengo che la mia interpretazione dei fatti sia differente (e personale), in quanto credo che sia Ran la coprotagonista della storia. In questa situazione è difficile dire cosa "è giusto" e cosa "è sbagliato"; volendo, si possono definire entrambe coprotagoniste, perché no.
Quello che mi da fastidio è quando si dicono cose tipo "Ai dovrebbe essere la protagonista di diritto",
Conan, Ran e Ai vestiti da Sherlock Holmes
oppure "Ai sì che sarebbe una protagonista degna di questo nome". A parte il fatto che è l'autore a decidere chi "ha il diritto" di essere protagonista, ma questo che cosa vorrebbe dire? Che Ran non vale niente? O peggio, che ha "soffiato" ad Ai il ruolo di protagonista femminile? Innanzitutto, bisogna precisare che Ran c'è dal primo volume del manga (e di conseguenza dal primissimo episodio dell'anime), mentre Ai è arrivata nel volume 18, quindi come avrebbe potuto Ran "prenderle il posto"? E, nel corso della storia, mi sembra che ognuna abbia la sua importanza.
Ora, so bene che sto facendo ancora una volta un confronto tra le due, ma se lo faccio non è perché mi piace dimostrare la "superiorità" di una sull'altra. Anzi, detesto come molti fan colgano qualunque pretesto per confrontarle, spesso con il puro scopo di mettere in evidenza "quale è meglio" e "quale è peggio". Parlando di Ai e Ran, ci tengo appunto a sottolineare che per me non esiste assolutamente il discorso "Ran è meglio di Ai" o viceversa. A me piacciono molto entrambe, al massimo dico che preferisco Ran. E la preferisco semplicemente perché il suo personaggio mi emoziona di più rispetto a quello di Ai e perché adoro la sua storia con Shinichi. Questo non significa che io non sappia giudicare Ai con una certa obiettività. O comunque ci provo, a differenza di certi fan che non chiedono di meglio che sputare sentenze contro Ran. Senza contare che esistono fan di Ran che dicono scemenze su Ai... Insomma, io non so se lo fanno solo per provocare, quel che è certo è che entrambi gli "schieramenti" annoverano fan non proprio gentili. Per quanto mi riguarda, sono convinta che si può amare sia Ran che Ai, senza porle a confronto e in competizione ogni santo momento. Capisco che i loro caratteri diversi ci portino a metterle un po' in opposizione; che molti le considerino rivali in amore, perché Ai potrebbe benissimo nutrire un certo interesse per Shinichi; però a tutto c'è un limite. Sono due personaggi a sé, ognuna da il suo contributo alla storia, ha aiutato e aiuta notevolmente il protagonista... perché mettere in luce una deve necessariamente significare che l'altra venga messa in ombra?
Tornando al discorso della protagonista femminile, vi spiego subito perché, a mio dire, è Ran. Prima di tutto, il fatto che sia comparsa sin dall'inizio mi fa pensare che l'autore (che probabilmente non sapeva quanto sarebbe durata la storia) abbia concepito il suo personaggio praticamente assieme all'abbozzo dell'opera stessa. In secondo luogo, anche se Ran non sa nulla dell'Organizzazione, conosce (o comunque ha incontrato) tutti i personaggi legati alla trama e secondo me questo non è casuale. Infine, il fatto che sia stata presente e abbia compiuto azioni decisive in momenti particolarmente importanti mi fa pensare che l'autore pianifichi da tempo la sua partecipazione allo scontro finale. E poi, non dimentichiamoci che il suo rapporto con Shinichi ha una certa importanza nella storia, che lui abita a casa di Ran e che lei rappresenta uno dei motivi per cui lui vuole assolutamente tornare grande.
Parlando dell'Organizzazione, invece, un'altra cosa che non sopporto è quando si criticano eccessivamente quelle puntate della nona stagione in cui Conan ha avuto un confronto con alcuni membri, per cercare di incastrarli, e Ran e Ai sono intervenute. Ai l'ha fatto perché voleva sacrificarsi per salvare Conan, Ran è spuntata all'improvviso e ha protetto Ai con il proprio corpo quando hanno tentato di spararle. C'è chi dice che hanno fatto una stupidata e sarà anche così, intanto hanno messo a rischio la propria incolumità nel tentativo di salvare un'altra vita. Non è forse un gesto degno di ammirazione?
La scena del manga in cui Ran protegge Ai
Bah, ognuno poi la pensa come vuole. Forse sono io che la prendo troppo sul serio, ma in ogni caso non giudicherei con tanta superficialità quello che hanno fatto Ai e Ran, dopotutto posso avere solo la minima idea di cosa significhi la parola sacrificio.
C'è addirittura chi sostiene che l'autore abbia voluto far diventare Ran un'eroina all'improvviso. Dico, ma questi fan che cosa hanno visto in Ran fino a quegli episodi? La Penelope che aspetta il suo amato e basta? Ran è molto di più e ciò che è successo in quel momento non è un atto di eroismo che Gosho Aoyama ha voluto farle compiere senza alcuna ragione, ma un gesto coraggioso e altruista in linea con la psicologia del personaggio. Io almeno la vedo così e sono assolutamente convinta che all'autore non sia, da un momento all'altro, saltato il grillo di attribuire a Ran qualcosa che lei non aveva. Dire che Ran non piace è un conto, non riconoscere minimamente il suo ruolo è un altro. Chi non ha capito l'importanza di Ran, importanza che lei ha avuto sin dall'inizio e che Aoyama ci ha sempre mostrato, pur "sacrificandola" in alcuni casi e pur attraverso segnali "indiretti" in più occasioni, l'ha giudicata superficialmente.
Lo ammetto, certi commenti dei fan mi fanno proprio imbestialire, soprattutto quelli che, a mio parere, hanno ben poco fondamento. Pazienza, il mondo va così. Io comunque ho le mie idee.

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